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Una comunità alla ricerca di aria, di luce, di cielo, di sole.
Una radice, come la nostra Comunità, il nostro desiderio di uscire, di trovare aria, di respirare. Ognuno in questa Primavera cerca la presenza del Signore che dona voglia di incontro e di condivisione, di stare insieme e di stimarci come fratelli. Un ceppo di castagno (‘na zòca de castegnara) con le radici sottosopra, che desiderano trovare la luce, il cielo, il sole. Ognuno in questa Primavera diventa luminosità negli occhi del fratello: gli occhi si illuminano quando vediamo Dio. La radice parla di una Comunità che si accende di colore, come le fiamme del fuoco quando brillano. Ognuno in questa Primavera si riempie di gesti d’amore, di carità, di attenzione che ci fanno stare bene, ci fanno capire che sta arrivando Pasqua. Chi avrebbe creduto al nostro annuncio? A chi sarebbe stato manifestato il braccio del Signore? È cresciuto come un virgulto davanti a lui e come una radice in terra arida. |
Non ha apparenza né bellezza per attirare i nostri sguardi, non splendore per poterci piacere. Disprezzato e reietto dagli uomini, uomo dei dolori che ben conosce il patire, come uno davanti al quale ci si copre la faccia; era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima. Eppure egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori; e noi lo giudicavamo castigato, percosso da Dio e umiliato. Egli è stato trafitto per le nostre colpe, schiacciato per le nostre iniquità. Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui; per le sue piaghe noi siamo stati guariti. (Is 53,1-5) |
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