Chiamati a proclamare |
Ci impegniamo nell’assemblea liturgica, ad esprimere, per mezzo della parola umana, la proposta di Dio e la risposta di fede della comunità. Come nel passato, anche oggi la parola di Dio giunge attraverso la voce di chi se ne fa servitore. Il nostro compito è pertanto quello di essere servitori della proclamazione della Parola: siamo chiamati a «proclamare», cioè «dire a voce alta, a nome di un Altro, a favore degli altri». In particolare durante questo periodo di Avvento vogliamo offrire il nostro umile servizio, in modo preparato, affinché la Parola di Dio non venga sprecata per improvvisazione, disattenzione o superficialità. Siamo consapevoli che il tempo impiegato nel preparare la lettura, oltre che un atto di doveroso rispetto verso l’assemblea, rappresenta per tutti noi un tempo di grazia, poiché prestare la voce a Dio è un grande dono, nei confronti del quale ogni lettore è tenuto a fare il possibile per rendere questo prestito degno di Colui cui la Parola appartiene.
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